Indagato per bomba a Brindisi

E’ a dir poco sconcertante ciò che è accaduto sabato mattina davanti all’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi. Un ordigno è stato fatto esplodere davanti alla scuola, causando la morte della givoane sedicenne Melissa Bassi. Un gesto brutale di grandissima ferocia che inizialmente qualcuno ha collegato alla mafia, ipotesi poi totalmente smentita dagli inquirenti.

La Procura di Brindisi sta lavorando senza sosta per riuscire ad arrestare l’artefice di tale gesto folle e incommentabile. A quanto pare esiste un indagato per la bomba a Brindisi a confermarlo è il procuratore della città che ha dichiarato come esista un video in cui si intravede un uomo, alquanto sospetto, che potrebbe aver azionato la bomba con un telecomando a distanza.

Le immagini sono state riprese da una videocamera di un chiosco posizionato proprio di fronte alla scuola Morvillo Falcone e si intravede un uomo di mezza età con una giacca scura, pantaloni chiari e un paio di occhiali con montatura in metallo. Da queste prove, che dimostrano come ci sia un indagato per la bomba a Brindisi, la Procura è ottimista sulla riuscita delle indagini, chiaro che Melissa Bassi deve avere assolutamente giustizia.

Non si può morire in questo modo a sedici anni e soprattutto andando a scuola. Proprio quest’oggi ci saranno i funerali della giovane studentessa e anche Mario Monti parteciperà all’evento. In questo momento lo Stato deve essere in prima linea e far capire di essere per una volta dalla parte dei cittadini. Melissa Bassi è una vittima di una violenza indecente, situazione che non può avere assolutamente alcuna spiegazione.

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