Il partito Podemos, c’è da temere?

Finalmente è arrivato sulle prime pagine dei giornali, almeno quelli online, anche uno dei movimenti/partiti più interessanti, il Podemos. È stato tutto merito di Giles Tremlett un giornalista inglese che vive in Spagna e scrive sul Guardian. Ecco di cosa si parla. 

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Uno speciale sui sostituti degli attori morti

Molto curiosi e sempre intriganti gli articoli de Il Post che in questa settimana ha dedicato un servizio ad un tema non troppo gettonato: quello della sostituzione degli attori morti durante le riprese del film o della serie tv. Come si va avanti? Si getta tutto alle ortiche e si cambia attore o si tenta qualche altro stratagemma?

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Cos’è successo davvero ad Alonso

Ormai l’incidente di Alonso è diventato il caso dell’anno e sono moltissime le ipotesi che circolano sul suo conto. E poi ci sono le foto, sia quelle scattate al momento dell’incidente, sia quelle scattate in ospedale e al momento delle dimissioni. E partiamo proprio da quelle. 

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È morto Leonard Nimoy, fu Spock!

Aveva 83 anni ed è morto proprio ieri. All’anagrafe il suo nome era Leonard Nimoy anche se in Italia questo nome non è proprio diffuso e conosciuto. Quasi tutti infatti lo conoscono come Spock di Star Trek. Impossibile dopo un ruolo del genere essere ricordato anche per altre pellicole. 

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Einaudi contro il M5S per violazione dei diritti d’autore

È buona norma, quando si manda online un prodotto audiovisivo, accertarsi della possibilità di utilizzare immagini e musica messi insieme con il montaggio. Perché è vero che il film che viene fuori potrebbe essere un capolavoro ma si dà il caso che esista anche il diritto d’autore e vada rispettato. Ecco cosa è successo al M5S. 

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Magalli for President e scatta il flash mob

Giancarlo Magalli è stato indicato dai lettori del Fatto Quotidiano, sicuramente in modo provocatorio, come candidato alla Presidenza della Repubblica. Diciamo in modo provocatorio perché poi il suo nome non era presente nemmeno nell’elenco dei 10 candidati risultato delle Quirinarie in rete del Movimento Cinque Stelle. Eppure Magalli piaceva a tanti ed è diventato un tormentone da flash mob. 

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Multa per servizi Internet a pagamento, cosa succede adesso

L’Antitrust ha multato in modo consistente gli operatori di telefonia mobile italiani: Telecom, Wind, Vodafone e H3G perché hanno offerto servizi a pagamento a chi navigava dal telefono senza informare i clienti della fornitura non richiesta e senza informarli delle possibilità della loro scheda SIM. Ecco cosa è successo e come comportarsi. 

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Il Papa parla del Charlie Hebdo e non porge l’altra guancia

Tutti ma proprio tutti hanno detto la loro sul Charlie Hebdo coniando in questa settimana tantissimi hashtag collegati al famoso #JeSuisCharlie. È intervenuto sull’argomento anche il Papa ma lo ha fatto in modo non convenzionale, probabilmente dicendo delle cose un po’ forti lontane dal “porgi l’altra guancia” e molto vicine alla legge del taglione. Cosa ha detto nello specifico Papa Francesco?

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Je suis Charlie, le origini dello slogan e del suo business

Dopo l’assalto alla redazione del Charlie Hebdo, le opinioni sull’accaduto si sono immediatamente delineate e gli opinionisti si sono spaccati tra i Je suis Charlie, sostenitori della libertà d’espressione a tutti i costi e i “Je ne suis pas Charlie” che lungi dal condannare la libertà d’espressione hanno comunque ricordato che la laicità del periodico francese è eccessiva anche per i tolleranti di ogni religione. 

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Le opere che nel 2015 saranno libere dai diritti d’autore

Ogni anno un certo numero di opere che appartengono a diversi ambiti artistici, diventano libere dal diritto d’autore, per cui si possono riprodurre e condividere liberamente. Si parla di libri, quadri e film da usare, modificare, vedere. Il 2015 sarà ricordato probabilmente come l’anno del Piccolo Principe. Vediamo le altre opere catalogate. 

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Niente tagli sulle auto blu, come mai?

Le auto blu, per quanto possano sembrare ed essere importanti per la politica sono percepite dalle persone come uno spreco per l’amministrazione dello stato e per i cittadini in primo luogo. Sarà anche per questo che periodicamente, i politici, fanno della lotta alle auto blu fanno un cavallo di battaglia. Peccato che adesso qualche piccolo inghippo venga fuori.

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Il piano anticorruzione di Renzi

Dopo lo scandalo di Mafia Capitale il governo di Matteo Renzi ha deciso di dare una risposta secca e decisa alla società e alla politica incrementando le pene per chi si macchia di reati quali la corruzione. In fondo Mafia Capitale sta mietendo numerose vittime anche nelle file del PD.

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