Aumento tasse 2013

Sul fronte tasse, è difficile avere buone notizie. E anche per il 2013 le cose non miglioreranno, anzi. E’ stato calcolato che per effetto delle manovre Monti, la pressione fiscale salirà dal 44 per cento dello scorso anno al nuovo picco del 44,4 per cento di quello in corso.

Obiettivo? Il pareggio di bilancio imposto dall’Ue e ripagare il debito contratto dagli italiani con le banche del Nord Europa, spingendo ancora più in basso il Prodotto interno lordo. Di seguito troverete un elenco delle tasse che si dovranno aspettare gli italiani durante l’anno in corso:

Aumento dell’Iva – essa salirà dal 21 per cento al 22, mentre i consumi sono già scesi del 2,9 per cento nel 2012.

Tares – La nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti, e comporterà un aumento di imposizione dal 20 per cento. La prima rata, si pagherà ancora col vecchio metodo, la seconda a luglio, ma comuni e imprese ne chiedono il rinvio al 2014. Inizialmente si doveva pagare insieme a Irap e Irpef a giugno.

Accise – Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici.

Addizionali Irpef e Imu – Regioni e comuni hanno aumentato le aliquote di loro pertinenza nel 2012 e il trend è di una crescita anche nel 2013.

Invalidi – In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.

Imposta di bollo conti correnti e Tobin tax – L’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie ha debuttato a marzo. Quest’anno entrano in vigore poi i nuovi bolli sui conti correnti bancari e la patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15 per cento sul valore di tutti gli investimenti finanziari.

 

 

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