Chiesa del Gesù Nuovo

La Chiesa del Gesù Nuovo è una delle chiese più importanti di Napoli, una chiesa che si trova presso la Piazza del Gesù Nuovo e che fu edificata tra 1584 ed il 1601 sull’antico Palazzo Sanseverino originariamente di proprietà della famiglia Sanseverino, poi del fisco e successivamente acquistato di Gesuiti che lo riadattarono trasformandolo in una chiesa consacrata il 7 ottobre 1601.

La facciate esterna della chiesa non è altro che la facciata esterna del Palazzo Sanseverino, costituita da pietre di piperno a forma piramidale con la base rivolta verso il muro e punta verso l’esterno.


A queste pietre è legata anche una leggenda secondo cui la loro realizzazione fu commissionata a dei maestri pipernieri in grado di caricare queste pietre di energia positiva, che serviva a tenere lontano quella negativa. Ma chi fu incaricato di porre queste pietre sulla facciata esterna del palazzo commise un grave errore non posizionandole correttamente e provocando l’effetto opposto, ossia tutta l’energia positiva dell’interno fuorisciva verso l’esterno. Questo, secondo la leggenda, spiega le sventure si sono abbattute sul palazzo nel corso dei secoli.


Anche la decorazione in marmo che circonda il portone di ingresso appartiene al Palazzo Sanseverino ma, tuttavia, in questo caso sono state apportate delle modifiche da parte dei Gesuiti tra cui l’aggiunta delle due colonne laterali. Le finestre e le porte minori, invece, sono opera di un architetto gesuita, il Proveda.

L’interno della chiesa presenta delle decorazioni in marmo realizzate da Fanzago nel 1630 e numerosi affreschi di Francesco Solimena. Sia nella navata destra che in quella sinistra si trovano tre cappelle e una cappella più grande che corrisponde alla parte terminale del transetto. Uno delle tre cappelle situate nella navata sinistra è dedicata a San Giuseppe Moscati, famoso medico divenuto santo nel 1987.

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