Basilica di Sant’Ambrogio a Milano

La Basilica di Sant’Ambrogio rappresenta sicuramente uno dei luoghi da visitare di Milano, sia per le sue qualità artistiche che per la sua storia. Questa chiesa venne costruita dopo l’emanazione del famoso Editto di Costantino del 313, anno in cui si proclamò la libertà di culto per i cristiani, e vennero costruite diverse chiese in tutto l’Impero.

Il Vescovo Ambrogio fece costruire nel capoluogo lombardo quattro grandi chiese, di cui questa rimane la più importante, non a caso il vescovo volle proprio essere sepolto qui.

Del periodo della sua costruzione rimangono intatti il Sacello di San Vittore in Ciel d’Oro, che è rivestito di mosaici del V secolo, le quattro colonne del ciborio che sovrasta l’altare d’oro, l’arco trionfale che precede l’abside e il sedile in pietra della cattedra vescovile, su cui era usanza far sedere le donne in cinta per propiziare la gravidanza.

Nei secoli IX e X vennero modificati il presbiterio, la facciata e l’atrio. Di questo periodo sono l’Altare d’Oro di Volvinio e il baldacchino del ciborio, ornato di stucchi.

Risalgono però al XII secolo l’atrio nella sua forma definitiva e la facciata con nartece e loggia.

Il pergamo è datato XII secolo, sorretto da nove colonnine con capitelli decorati ad aquile, fogliami e animali.

Nel 500 molti artisti tra cui Bergognone, Gaudenzio Ferrari e Lanino ornarono l’interno della basilica di dipinti.

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