Rubygate, manifestazioni: “Berlusconi dimettiti”

Una serie di manifestazioni si terranno nelle piazze delle principali città italiane, dal Nord al Sud, per chiedere a Silvio Berlusconi e al governo il rispetto della Costituzione, il rispetto della figura delle donne, nonché le dimissioni. Si parte mercoledì, 5 febbraio, a Milano, con la manifestazione “Dimettiti. Per un Italia libera e giusta” organizzata da “Libertà e Giustizia” al Palasharp in cui interverranno Umberto Eco, Roberto Saviano e Paul Ginsborg.

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Saviano, “Vieni via con me”

Uscirà il 2 marzo “Vieni via con me”, il nuovo libro di Roberto Saviano per Feltrinelli. Il volume conterrà i monologhi dello scrittore mandati in onda nel programma firmato e condotto con Fabio Fazio su RaiTre (che ha registrato un record di ascolti), ma in una “versione ampiamente rivista e arricchita” e con una prefazione in cui Saviano racconterà i retroscena della sua partecipazione al programma.

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Saviano laurea honoris causa

(Ansa)

Una laurea honoris causa in Giurisprudenza per Roberto Saviano. Lo scrittore, stamattina, a Genova, ha ricevuto la laurea per “l’importante contributo a difesa del principio di legalità, asse portante dello Stato di diritto” ha detto il preside della facoltà di Giurisprudenza di Genova Paolo Comanducci.

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“Vieni via con me”: record di ascolti

Anche la stampa spagnola ha dedicato delle pagine a “Vieni via con me”. La prima puntata – delle quattro in programma – condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano è stata un successo. Un record di ascolti: 7,6 milioni di spettatori e uno share del 25,4%. Di fatto, il programma “Vieni via con me”, dal titolo della canzone di Paolo Conte, in onda ieri sera su RaiTre è stato il più guardato negli ultimi dieci anni.

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Roberto Saviano cittadino onorario di Milano

Tra mille polemiche e dibattitti il consiglio comunale di Milano, con 41 voti favorevoli e 2 astenuti, ha nominato Roberto Saviano cittadino onorario di Milano. Alla fine, nonostante le varie perplessità, i membri del consiglio non se la sono sentita di negare il loro consenso ad un provvedimento che si configura come una sorta di lotta simbolica nei confronti della mafia.

Le polemiche, tuttavia, nascono soprattutto dal fatto che non si capisce come mai si sia voluto concedere un riconoscimento del genere a Saviano e non anche ad altre persone che allo stesso modo hanno combattuto contro la mafia, tra questi impossibile non citare diversi magistrati e poliziotti.

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