L’Inter è passata nella mani dell’indonesiano Erick Thohir

Mesi e mesi di trattative per arrivare all’unica soluzione possibile: l’Inter è stata ceduta quasi per intero al tycoon indonesiano Erick Thohir. Gli accordi sono stati finalmente firmati, anche se si stano definendo gli ultimi dettagli del passaggio di proprietà del club milanese: il 70% delle azione del club saranno vendute a Tohir che ha masso sul banco della trattative una somma interessante, che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

L’Inter e il suo presidente Massimo Moratti non potevano far altro che accettare:il club è in piena crisi, non solo economica ma anche sportiva. La gestione Moratti non ha dato negli ultimi tempi i risultati sperati e la squadra (o meglio, la società che c’è dietro) aveva i conti in profondo rosso e questa decisione mette in dubbio anche la sua permanenza nel club con la carica di presidente.

Moratti ha affermato nel comunicato inviato questa mattina nel quale si è ufficializzato il passaggio dell’Inter a Tohir che la scelta è interamente sua, nessuno ha fatto pressioni né in favore di una sua permanenza né di un suo abbandono, anche se dalle sue parole traspare una quasi ammissione di responsabilità. Come presidente non è stato in grado di far brillare la sua creatura ed è giusto anche farsi da parte quando le cose cambiano.

Quello che è certo è che, anche se Moratti dovesse lasciare la presidenza, sarà fatto quanto possibile per mantenere almeno tre membri del cda interno alla grande famiglia dell’Inter,  uno di questi potrebbe essere suo figlio AngeloMario che ambisce al ruolo di vicepresidente del club, in modo da poter arginare il potere acquisito da Erick Thohir che porterà con sé anche i soci Roeslani e Soetedjo.

Foto | Getty Images

 

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