La Boschi parla delle spese di un referendum inutile

Il PD si è spaccato sul Referendum e gli strascichi nella società civile saranno importanti. Intanto le voci autorevoli del partito democratico in merito alla consultazione del 17 aprile, continuano ad apparire sui giornali. In ordine cronologico parliamo della dichiarazione resa alla stampa dal ministro Boschi. 

“La consultazione non ha coinvolto la maggioranza degli italiani e ha comportato comunque un impegno e costi per tutti. Io il quesito l’ho interpretato così: volete o non volete continuare a garantire undicimila posti di lavoro?”.

Lo afferma al Corriere della Sera il ministro Maria Elena Boschi che dopo il voto sulle trivelle, aggiunge:

“Emiliano ha perso e nella sua Puglia non ha avuto neanche il quorum”.

Sulla consultazione di ottobre:

“Sarà bello vedere insieme Salvini, Grillo e Vendola contro il testo costituzionale”. “Vedo – osserva Boschi – che Emiliano sta impiegando tutta la sua fantasia, però onestamente, la verità dei fatti è questa: si è votato per un referendum che riguardava un argomento specifico e che evidentemente non interessava alla maggioranza degli italiani. Il referendum non ha raggiunto il quorum nemmeno in Puglia, per cui, se dovesse valere il ragionamento di Emiliano, io mi preoccuperei per lui, come presidente di regione, visto che non ha il 50 più uno per cento nella sua terra. Comunque – sottolinea – questo non era un referendum sul governo, né un referendum politico. Lo abbiamo detto dall’inizio. Se adesso le regioni promotrici si occupassero di sistemare i depuratori e ridurre le liste d’attesa nella sanità penso che saremmo tutti più felici”.

Tutta l’intervista, o comunque i punti salienti dell’intervento del ministro sono presenti sul sito ufficiale del partito democratico.

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