Caso Ruby, Napolitano: nessuna telefonata con Berlusconi

(Ansa)
Non c’è stato nessun colloquio telefonico tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con una nota della Presidenza della Repubblica viene, infatti, smentita la notizia diffusa da alcuni organi di stampa e “si smentisce egualmente – continua la nota – che il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto, non competendogli in alcun modo, le carte trasmesse dall’Autorità giudiziaria alla Camera dei Deputati che dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione richiestale a eseguire una specifica perquisizione”.

“Naturalmente, il presidente della Repubblica è ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione, da parte della Procura della Repubblica di Milano al presidente del Consiglio, di gravi ipotesi di reato, e dinanzi alla divulgazione di numerosi elementi riferiti ai relativi atti d’indagine”.
“Senza interferire nelle valutazioni e nelle scelte politiche che possano essere compiute dal presidente del Consiglio, dal governo e dalle forze parlamentari – prosegue la nota – egli auspica che nelle previste sedi giudiziarie si proceda al più presto ad una compiuta verifica delle risultanze investigative”.

Facciamo un passo indietro. “Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi”. E’ quanto si legge nella domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del premier inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, che si riunirà mercoledì, dalla procura della Repubblica di Milano e che ieri è rimbalzata sulle testate con i dettagli delle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta dei pm milanesi sul caso Ruby. Nella richiesta si legge inoltre che i pm avrebbero trovato “ampi riscontri investigativi” anche sulle case date ad alcune ragazze che partecipavano alle serate.
Serena Marotta

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