Accuse a Scajola

Dopo che sui giornali sono apparse le nuove carte dei PM Perugini sul caso G8, si nota comparire il nome del ministro Scajola, infatti all’attenzione degli inquirenti ci sarebbe un deposito di contanti risalente al 2004 che era stato creato dal architetto Angelo Zamporini.

Secondo gli inquirenti di Perugia il deposito sarebbe stato ritirato in 80 assegni da parte del ministro Claudio Scajola e sarebbero stati utilizzati per acquistare appartamenti nella capitale.



Claudio Scajola è supportato dall’intera maggioranza che lo ritiene vittima di una giustizia che cerca di contrastare il governo eletto dal popolo italiano, Ignazio la Russa definisce questa situazione come un’attacco mediatico contro l’intero PDL, mentre Sandro Bondi dice che c’è un’incivile gogna mediatica.

Dall’opposizione arrivano attacchi da parte de l’Italia dei valori, con Di Pietro che pretende le dimissioni di Scajola, dicendo che è meglio per Scajola lasciare il proprio ruolo affinché non infanghi il nome del suo ministero.

Dopo queste affermazioni da parte di Di Pietro, Capezzoni ha replicato che il Leader del Italia dei valori non si smentisce mai e ripropone delle logiche indecenti, in cui gli attacchi dei magistrati continuano a cercare di distruggere il governo.

Il PD invece con un comunicato da parte della Finocchiaro chiede al presidente del senato Schifani che Scajola si presenti in aula e chiarire la situazione.

Oggi pomeriggio ci sarà l’incontro tra Berlusconi e Scajola, infatti alle 17.30 ci sarà il faccia a faccia tra i due politici per chiarire la situazione

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