Tares rinviata a dicembre 2013

 

Importante novità per i contribuenti italiani: la Tares è stata rinviata a dicembre 2013, mentre a maggio e settembre continuerà a parlarsi di Tarsu e Tia. Maggiorazioni e aumenti dunque rinviati a fine anno, i quali peseranno  sui consumi natalizi. Si ricorda che il pagamento della Tares può avvenire mediante il modello F24, oppure con bollettino di conto corrente postale, tramite un’unica soluzione di pagamento.

Già nelle scorse settimane si profilava un possibile rinvio della prima rata sui rifiuti e servizi indivisibili e quindi per quest’anno, continuerà a trovare applicazione la tassa rifiuti Tarsu o Tia. Spetta sempre ai Comuni intervenire sul numero di rate e sulla scadenza delle stesse, che devono però essere pubblicate almeno 30 giorni prima della data del versamento.

Secondo Guglielmo Loy, il segretario confederale Uil, non c’è nulla da gioire, perchè “il rinvio della Tares non risolve il cosiddetto ingorgo estivo, perché a dicembre tra saldo Tares e Imu 2013, il peso per le famiglie sarà di oltre 14,7 miliardi di euro”. In base alla manovra salva Italia, il DL 201/11 convertito in Legge n. 214/2011,  il versamento della Tares era slittato a luglio.
Dunque slitta l’introduzione della nuova Tares ma non l’acconto Imu 2013 che si pagherà a giugno, quando le imprese dovranno versare anche l’Ires, l’imposta sul reddito delle società, mentre i lavoratori autonomi, artigiani e commercianti dovranno pagare la quota relativa all’Irpef. Anche gli invalidi si troveranno ad affrontare una situazione spiacevole, in quanto in parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.
In totale, è stato calcolato che per effetto delle manovre Monti, la pressione fiscale salirà dal 44 per cento dello scorso anno al nuovo picco del 44,4 per cento di quello in corso.

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