Uragano Agatha si abbatte sul Guatemala

Le cose non si mettono bene per il centro America. La colpa è di Agatha, non una donna, ma una delle prime tempeste tropicali della stagione.
I morti nella regione confinante con il Messico sono almeno sessanta, stando agli ultimi aggiornamenti, ma si contano anche tredici vittime segnalate in Honduras e in Salvador.

Inoltre, circa settantamila persone sono state costrette a evacuare le loro abitazioni per la furia della tempesta e alcuni danni sono stati rilevati anche nel sud del Messico.



Purtroppo la zona è spesso vittima di violenti uragani, dal momento che il clima è di tipo tropicale, con inverni secchi ed estati piovose. Agatha non è la prima tempesta che provoca ingenti danni nel Paese: prima di lei un altro uragano, battezzato Mitch, lo aveva messo a dura prova nel 1998 e l’uragano Stan, nel 2005, aveva provocato più di un migliaio di vittime.

La violenza di Agatha adesso sembra essersi leggermente attenuata, ma la situazione è ancora a rischio: i fiumi hanno rotto gli argini e diversi quartieri della capitale, Città del Guatemala, sono rimasti senza luce.

Come se non bastasse, la Repubblica Guatemalchese deve affrontare anche un’altra furia della natura: il vulcano Pacaya, in eruzione già da giorni, ha provocato morti, feriti e dispersi. Adesso, a causa della congiuntura di questi fenomeni, controllare l’attività vulcanica risulta ancora più difficile.

Antonella Gullotti

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