Alpino ucciso in Afghanistan

(TMNews)

Un militare italiano, il tenente Massimo Ranzani, è morto e altri quattro sono rimasti feriti. Secondo fonti sanitarie, i quattro soldati del contingente italiano non sono in pericolo di vita. I militari italiani, del quinto Reggimento Alpini con sede a Vipiteno, in provincia di Bolzano, erano a bordo di un veicolo blindato Lince, che è saltato su un ordigno improvvisato.

L’attentato, rivendicato dai talebani, è avvenuto alle 12.45 ora locale, a 25 chilometri a nord di Shindad, nell’ovest dell’Afghanistan. I militari del quinto Reggimento Alpini stavano rientrando alla base dopo un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale. Il tenente Ranzani, 37 anni, ucciso oggi in Afghanistan, sino al 2004 aveva svolto servizio a Belluno come sottufficiale. Poi era stato riassegnato a Vipiteno (Bolzano).

Dalla vigilia di Capodanno ad oggi sono già tre i militari italiani rimasti uccisi in agguati compiuti da ribelli nell’ovest dell’Afghanistan. Il 31 dicembre 2010, il caporal maggiore Matteo Miotto, in forza al Settimo reggimento alpini di Belluno, è stato ucciso da un colpo sparato da un cecchino mentre si trovava su una torretta della base “Snow” nel Gulistan. Poi il 18 gennaio, è morto anche il caporal maggiore Luca Sanna, fuciliere dell’Ottavo Reggimento alpini, colpito da fuoco “nemico” dentro una base avanzata nei pressi di Bala Murgab.
Serena Marotta

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