Michela Murgia vince premio Campiello 2010

Con 119 voti su 300, Michela Murgia – con il suo romanzo “Accabadora”(Einaudi) – ha vinto il premio Campiello 2010, edizione numero 48. La scrittrice sarda, 38 anni, ha dedicato la vittoria a Sakineh, la donna iraniana che rischia la lapidazione per un presunto adulterio. Poi ha commentato la sua vittoria: “Cosa mi porterà il Campiello? Per ora solo un gran male ai piedi… questo libro esprime il mio sguardo precario sul mondo, è un doppio sguardo, sulle cose serie e su quelle divertenti. Forse è segno di schizofrenia o di eclettismo”.

Il libro “Accabadora”, parola che in sardo significa colei che finisce, racconta la storia di Maria, una bambina, che vive in casa dell’anziana Bonaria Urrai, in una Sardegna anni ’50. Maria è destinata a diventare l’erede della vecchia vestita di nero: Bonaria nella vita fa la sarta e, soprattutto “aiuta a morire” i malati terminali.

Tra i quattro finalisti: Antonio Pennacchi, autore di “Canale Mussolini”(Mondadori) con 72 voti. Seguito da Gianrico Carofiglio con “Le Perfezioni provvisorie”(Sellerio) che ha avuto 62 voti. Al terzo posto con 21 voti, Gad Lernen con “Scintille”(Feltrinelli). Infine, al quarto posto, si è piazzata con 13 voti, Laura Pariani con “Milano è una selva oscura”(Einaudi). La cerimonia si è svolta ieri sera al teatro La Fenice di Venezia . Ad annunciare il nome del vincitore del premio letterario è stato il presidente della giuria dei letterati, il regista Giuseppe Tornatore.
Serena Marotta

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