Sarah Scazzi, continuano le ricerche

Sono passati otto giorni dalla scomparsa di Sarah Scazzi, la ragazzina di 15 anni di Avetrana, in provincia di Taranto, che nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso non è più tornata a casa: Sarah è uscita per andare al mare ma da quel momento si sono perse le sue tracce. Finora l’ipotesi più accreditata è quella del rapimento a scopo estorsivo. Un rapimento organizzato da qualcuno che probabilmente Sarah conosceva.

Qualcuno racconta di aver visto un auto nera in giro per i vicoli del piccolo paesino pugliese, dove si conoscono tutti. Un auto che, secondo il racconto, è sparita dalla circolazione lo stesso giorno in cui la ragazza non è più tornata a casa. Intanto in queste ore i carabinieri stanno ascoltando di nuovo amici e conoscenti della ragazza per trovare qualche elemento utile a ricostruire i fatti. Al momento tra le numerose segnalazioni arrivate nessuna si è rivelata utile per le ricerche.

“La situazione è apparsa contorta sin dal primo momento – afferma il colonnello Antonio Russo, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Taranto, che coordina le indagini – ma continuiamo ad impiegare il massimo sforzo”. Sono una cinquantina le persone che, insieme ai carabinieri, si stanno adoperando per le ricerche: volontari della Protezione Civile, Polizia di Stato e Polizia Provinciale di Taranto e anche alcune guardie giurate.
Serena Marotta

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