Omicidio Vassallo, indagini alla Dda

Sarà la Direzione distrettuale antimafia di Salerno ad occuparsi dell’inchiesta sull’uccisione del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, freddato domenica sera mentre stava rientrando a casa. In più, alle indagini, parteciperanno anche i carabinieri del Ros e del Ris. La decisione è stata presa dopo il vertice, che si è svolto in Procura a Salerno tra il procuratore Roberti, il procuratore di Vallo della Lucania Giancarlo Grippo, il procuratore aggiunto Alfredo Greco, il comandante provinciale dei carabinieri Antonino De Marco, il capitano di Vallo della Lucania Andrea Campa. Per il delitto si segue quindi la pista principale della Camorra.

Con ogni probabilità i testimoni verranno ascoltati di nuovo. Intanto per il fratello del sindaco ucciso, le piste da seguire sarebbero “o gli interessi sul porto o i problemi che ci sono stati questa estate con la droga ad Acciaroli. “Angelo, prima di essere ammazzato, mi aveva detto – ha dichiarato Claudio Vassallo – che personaggi delle forze dell’ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili”.

Il fratello del sindaco parla anche di lettere inviate che non avrebbero avuto nessuna risposta. “Ci sono delle lettere scritte – ha aggiunto – sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta”. È stato proprio Claudio Vassallo, ieri, dopo l’allarme lanciato dalla cognata, a ritrovare il corpo del fratello trivellato da nove colpi di pistola. Stasera sarà organizzata una fiaccolata per le strade di Acciaroli in ricordo del “sindaco-pescatore”.
Serena Marotta

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