Milano, chiuse per droga due discoteche vip: Belen tra i testimoni

(foto Ansa)

In fila in bagno per “pippare”, cene gratis nei privé in due dei locali vip di Milano: chiusi “l’Hollywood” e il “The Club”. Cinque gli arresti domiciliari disposti ieri dall’autorità giudiziaria nei confronti di Alberto Baldaccini, socio della Vimar Srl – società proprietaria dell’«Hollywood» -, di Davide Guglielmini, gestore della nota discoteca, e di Andrea Gallesi, responsabile del privè. Per loro l’accusa è di agevolazione dell’uso di droga.

Contestati i reati di corruzione, concussione e falsità materiale invece a Aldo Centonze, 42 anni, dipendente dell’ufficio del demanio del Comune di Milano, arrestato, e di Rodolfo «Rudy» Citterio, in passato membro della commissione comunale di vigilanza sui locali e presidente del Silb, Sindacato dei locali da ballo (sino a marzo 2009). E non solo: sono 19 le persone indagate. Tra queste anche l’ex comandante dei vigili, Emiliano Bezzon (indagato per favoreggiamento e abuso di ufficio) e Rita Amabile (indagata per abuso di ufficio), ex vice direttrice generale del Comune di Milano.

Tra i testimoni dell’inchiesta c’è anche la showgirl Belen Rodriguez: «È notorio che all’Hollywood circoli cocaina, un po’ come in altri locali, e mi è capitato anche domenica scorsa di vedere all’interno del bagno esterno al privè tre ragazze cubane che assumevano cocaina» – così ha raccontato nel 2007 la Rodriguez agli inquirenti. L’inchiesta che ha portato ieri all’arresto di 5 persone e al sequestro delle due discoteche, coordinata dal pm di Milano Frank Di Maio, è nata infatti da uno stralcio delle indagini di “Vallettopoli”, che ha riguardato Fabrizio Corona per presunti fotoricatti ai danni di vip.
Serena Marotta

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