Gemonio, esplosione davanti alla sede leghista

Due ordigni sono esplosi davanti alla sede della Lega Nord di Gemonio, nel Varesotto. Ancora non si sa di che tipo di ordigni si tratti. Secondo le prime indiscrezioni, i due ordigni esplosi questa notte davanti alla sede leghista di Gemonio, paese dove abita il leader del Carroccio Umberto Bossi, sarebbero due grossi petardi. Le esplosioni avrebbero provocato danni materiali, distruggendo due vetrate della sede.

“Purtroppo la mamma degli stupidi è sempre incinta. Questo episodio comunque non fara’ cambiare di una virgola il modo di agire della Lega nord ne’ a livello locale, ne’ a livello nazionale”. È questo il commento del capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni.

Non è la prima volta che nel paese di circa 2.800 abitanti si verificano atti di vandalismo o attentati contro obiettivi leghisti. Nel dicembre del 2006, infatti, ignoti dettero fuoco allo zerbino di casa Bossi. L’incendio fu di modesta entità. Il leader della Lega non era in casa. A febbraio del 2007, ignoti tentarono di incendiare il portone della sede della Lega di Gemonio, tra via Marsala e via Jemoli. Tuttavia il tentativo fallì. Un altro tentativo si verificò il 4 gennaio del 2009. Ignoti appiccarono il fuoco allo stesso portone, che prese fuoco, rimanendo annerito dalle fiamme. Mentre su un muro in via Verbano, vicino casa del leader leghista, apparve una scritta: “A morte Bossi + secessionisti”.
Serena Marotta

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