Addio a Mario Monicelli

(Ansa)

È morto Mario Monicelli. Il regista, 95 anni, intorno alle 21, si è lanciato dal quinto piano dell’ospedale romano “San Giovanni”, dove era ricoverato da ieri per un tumore in fase terminale. Padre della commedia italiana con più di 50 regie, oltre ai suoi lavori televisivi e teatrali, è riuscito a mostrare i cambiamenti e le contraddizioni dell’Italia moderna.

Nato a Viareggio nel 1915, firma il suo esordio da regista nel 1949 insieme a Steno, con il quale dirige otto film tra i quali “Vita da Cani” e “Guardie e Ladri”. nel 1954 inizia a lavorare da solo con “Proibito”. Tra le sue opere: “I soliti ignoti”, nel 1958, con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale. Con “La grande guerra”, riceve una nomination all’Oscar e viene premiato con il Leone d’oro a Venezia nel 1959. E ancora: “L’armata Brancaleone”, “La ragazza con la pistola”, seconda nomination all’Oscar con cui lancia Monica Vitti come attrice comica; “Vogliamo i colonnelli” del 1973; “Amici miei”, del 1975 premiato con il David di Donatello; “Un borghese piccolo piccolo” con Alberto Sordi del 1977; “Il marchese del Grillo”, ancora con Sordi, del 1981; “Speriamo che sia femmina” e “Parenti Serpenti” del 1992.

Una lunga carriera, che ha portato Mario Monicelli a collaborare con i più grandi attori italiani: Alberto Sordi, Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Amedeo Nazzari, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Walter Chiari, Elsa Martinelli, Anna Magnani, Nino Manfredi, Paolo Villaggio, Monica Vitti, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Gastone Moschin, Giancarlo Giannini, Philippe Noiret, Giuliano Gemma, Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Ivo Garrani e Gian Maria Volonté.
Serena Marotta

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