Fallito il primo tentativo della BP

Non è andato a buon fine il primo tentativo di contenere la fuoriuscita di petrolio da parte della British Petroleum: delle formazioni di ghiaccio e metano hanno infatti incrostato le pareti della cupola di cemento e acciaio. La struttura, del peso di 100 tonnellate, per essere ripulita dovrebbe essere riportata in superficie dai tecnici.

L’operazione di fissaggio della cupola di contenimento presenta una serie infinita di incognite perché bisogna avvalersi di robot subacquei comandati dalla superficie.

Leggi il resto

Marea nera in USA

La strada che si sta intraprendendo per l’emergenza della marea nera in America è quella della miscela chimica chiamata disperdente.

Già in passato, con i disastri ecologici provocati dalla petroliera Exxon Valdez e la petroliera Erika, i dissolventi chimici erano stati al centro di polemiche, non riuscendo ancora oggi a fare un bilancio dei benefici o dei danni ambientali.

Centinaia di migliaia di litri del disperdente che avrebbero il compito di sciogliere, evaporare e disperdere parte del petrolio prima che raggiunga, dopo aver già sottratto la luce agli organismi marini, le coste americane i fondali e il delta del Mississippi.

Leggi il resto

USA, marea nera sulle coste e le perdite aumentano

Secondo le stime dela guardia costiera americana la perdita di petrolio nel Golfo del Messico potrà aggravarsi in maniera considerevole.

Mercoledì 28 aprile, come riferito in un rapporto riservato della Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (NOAA), sarebbero state scoperte due nuove falle nella colonna montante danneggiata della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, distante 70 km dalle coste della Louisiana, e affondata il 22 aprile in seguito ad una esplosione.

Nel caso in cui la colonna montante si danneggiasse ulteriormente le perdite di petrolio potrebbero diventare incontrollabili e liberare un volume di greggio superiore ad ogni aspettativa.

Leggi il resto