Palermo, famiglia costretta a vivere per strada

(foto Serena Marotta)

Le sue notti le passa sveglio a vigilare che nessuno si avvicini alla moglie e alla figlia che dormono all’interno dei cartoni sistemati sotto i portici della stazione centrale, a Palermo, sul lato destro, vicino alla fermata degli autobus. Succede dal 10 aprile del 2011, ovvero da quando Giuseppe Cioffi, 65 anni, la moglie Giovanna Mandaraccio, 62 anni, e la figlia Elisabetta, 26 anni, non hanno più una casa. Giuseppe è disoccupato, dopo aver lavorato per dieci anni come fattorino al Jolly hotel e non ha i soldi per poter pagare un affitto. Gli unici soldi di cui la famiglia dispone al momento sono quelli della pensione di invalidità di Elisabetta, o meglio Valeria, così ama farsi chiamare la figlia di Giuseppe. Elisabetta soffre di epilessia e ha un’invalidità dell’80 per cento.

Dopo aver abitato per due anni in un bivani in piazza Ballarò, il piccolo appartamento è stato venduto e il nuovo proprietario li ha sfrattati. Da allora la famiglia vive per strada, tra i topi e la sporcizia, ma anche con la paura che qualcuno possa fargli del male. Di recente, infatti, hanno rubato a Elisabetta il telefono cellulare. Per mangiare e per lavarsi vanno alla Caritas di piazza Rivoluzione. A segnalare il disagio al circolo Sandro Pertini è stato un gruppo di volontari palermitani che ogni sera gli va a portare il cibo.

“Possiamo stare qui solo dalle 20 alle quattro del mattino – spiega Giuseppe -. Poi la polizia ci fa andare via. Così andiamo dall’altra parte della strada in via Roma. Ho fatto diverse segnalazioni al Comune ma non abbiamo ottenuto nulla. Nel 2008 avevo fatto la domanda per avere un alloggio ma hanno dato la priorità alle famiglie che hanno i bimbi piccoli e noi anche se abbiamo mia figlia che non sta bene siamo costretti a vivere per strada. Possiamo solo contare sulla solidarietà di qualche persona: qualcuno ci dà da mangiare”. È mezzanotte Giovanna e Valeria dormono già quando i soci del circolo Pertini vanno a far visita a Giuseppe, che racconta la sua storia e sollevato regala un sorriso al gruppo di nuovi amici.
Serena Marotta
(29 giugno 2011)

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