Ghaddafi si ritira: i ribelli non accettano!

L’emittente panaraba “Al Jazeera” ha diffuso una notizia sulla versione araba del portale web (in foto), con una fonte imprecisata: Gheddafi voleva ritirarsi e trattare con i ribelli.


In linea con il suo farneticante progetto politico, avrebbe proposto di svolgere un “congresso popolare”, in particolare il “Congresso generale”, per ottenere “garanzie” e condizioni che gli garantirebbero “salva” la faccia e la famiglia. Ma la popolazione in rivolta non vuole assolutamente trattare la resa con il leader golpista libico: sarebbe una seconda morte per quelle vittime che il “raiz” accusa, ancora in queste ultime ore, di essere “traditrice” e “drogata”.

L’intervento militare, e anche una “noflyzone” lo è, sembra un passo obbligato per il presidente Obama: “i seguaci di Gaddafi pagheranno per le loro azioni”, e queste azioni si configurano come crimini di guerra da contrastare con “interventi militari che la NATO sta studiando“. Maroni corregge, o ritratta secondo chi vuole essere malizioso, l’affermazione che aveva fatto oggi: “un intervento militare è un grave errore”; infatti spiega che intendeva “dire, come ha detto anche la Clinton, che non bisogna intervenire in maniera sbagliata per non dare il paese ai terroristi”.

Gaddafi ha confermato l’ennesima farneticazione dei suoi discorsi precedenti: non voleva rimanere a lottare come “martire” o a “combattere fino all’ultimo uomo“. Incomincia ad avere paura, ma chi non ha nulla da perdere potrebbe rivelarsi ancora più distruttivo.

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