Fulvio Longo, 41 anni, laureato in chimica, informatore scientifico del farmaco, da 26 anni coltiva la sua passione per l’arte fotografica. “Avevo 15 anni quando ho chiesto in regalo a mio padre una vecchia Yashica a pellicola – racconta -. Poi, nel giro di qualche mese, ho acquistato a rate una vecchia biottica formato 6 per 6. Ho imparato a sviluppare da solo il mio negativo in bianco e nero e considero Giuseppe Cilia (uno fra i più grandi fotografi palermitani, scomparso a gennaio scorso, ndr) uno dei miei maestri”.
“Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore”, così diceva Henri Cartier Bresson – fotografo francese, da molti considerato il padre del fotogiornalismo – ed è appunto da questa “lezione” del fotografo francese che Longo attinge per realizzare la sua arte.
Scatti che serviranno, domani sera, insieme con la musica proposta dall’artista Matilde Politi e la cucina etiope di Yodit Abraha ad “educare” i visitatori al turismo responsabile: “un viaggiare etico e consapevole che va incontro alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità”. È questo, infatti, lo scopo della serata dal titolo “Cambiamo prospettiva”, organizzata dall’Associazione onlus “Moltivolti Capovolti”.
Serena Marotta