Mense e scuolabus, una spesa per i comuni

I comuni devono garantire una serie di servizi, tra cui quello dei trasporti e della mensa per le scuole. Servizi che possono avere anche un costo elevato per le amministrazioni. Quanto costano? Openpolis ha fatto i conti in tasca ai comuni italiani.  

Spese come quelle per scuolabus, mense e dopo scuola sono da considerare complementari all’istruzione e sono a carico dei comuni, rientrano nel cosiddetto welfare comunale. Purtuttavia ci sono delle città in cui questi servizi costano poco come Padova dopo si spendono 14.46 euro procapite e città che invece fanno pagare tantissimo per i servizi in questione. A Verona, per esempio, si spendono circa 99.49 euro procapite.

Ai comuni spetta quindi l’onere di garantire alle famiglie il servizio di scuolabus per raggiungere la scuola, il servizio mensa per chi fa il tempo prolungato e poi anche il dopo scuola e i centri estivi quando le scuole sono chiuse. OpenPolis ha tenuto d’occhio i conti delle amministrazioni e il risultato è questa classifica che riportiamo di seguito.

La città che impiega più risorse in assistenza, scuolabus e mense è Verona , con una spesa di quasi 100 euro per ogni abitante. Secondo e terzo posto per Firenze (86,58 euro pro capite) e Catania (83,67 euro). Le due maggiori città italiane, Milano e Roma, occupano rispettivamente la quarta (76,46 euro) e la quinta posizione (60,27 euro).

Con una spesa compresa tra i 50 e i 60 euro annui pro capite troviamo, nell’ordine: Trieste (59,55 euro), Genova (53,61 euro), Bologna (52,76 euro) e Torino (52,10 euro). Nelle ultime cinque posizioni ci sono Napoli, decima con 42,79 euro per abitante, Venezia (38,24 euro), Palermo (36,52 euro), Bari (29,18 euro) e Padova, ultima con 14,46 euro.

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