Dopo il turismo dell'orrore e l'invasione mediatica, ad Avetrana si apre il mercato delle foto: chiesti dai diecimila euro, come prima proposta, agli ottomila per tre foto che ritraggono il garage di casa Misseri...
Dopo il turismo dell’orrore, che ha costretto domenica scorsa il sindaco di Avetrana a chiudere le strade per impedire agli autobus di curiosi di avvicinarsi alle case di Misseri e di Scazzi, da oggi il divieto di sostare davanti alle abitazioni dei protagonisti della vicenda del caso Scazzi è esteso anche a tutti i mezzi televisivi, che dovranno smontare dal luogo del delitto, così come prevede un’altra ordinanza del sindaco.
E non solo. Adesso ad Avetrana si apre anche il mercato delle foto: chiesti dai diecimila euro, come prima proposta, agli ottomila pur di concludere l’affare. Diecimila euro per tre foto, che ritraggono l’interno del garage di casa Misseri, il luogo dove è stata assassinata Sarah Scazzi il 26 agosto scorso dallo zio Michele Misseri e dalla cugina Sabrina.
Una trattativa, mandata in onda ieri sera in un servizio realizzato dal “Tg2“, che è avvenuta sul marciapiede del tribunale di Taranto. L’offerta la fa un consulente di un ufficio legale, che mostra ai giornalisti tre scatti dell’interno del garage: in primo piano c’è il trattore di Misseri e sullo sfondo il luogo dove è stata assassinata la quindicenne. Il consulente fa la sua richiesta: “Diecimila euro”. Poi è pronto a scendere ad ottomila pur di concludere l’affare. In più si rende disponibile a fornire nuove foto gratis, dopo il pagamento degli ottomila euro.
Serena Marotta
E non solo. Adesso ad Avetrana si apre anche il mercato delle foto: chiesti dai diecimila euro, come prima proposta, agli ottomila pur di concludere l’affare. Diecimila euro per tre foto, che ritraggono l’interno del garage di casa Misseri, il luogo dove è stata assassinata Sarah Scazzi il 26 agosto scorso dallo zio Michele Misseri e dalla cugina Sabrina.
Una trattativa, mandata in onda ieri sera in un servizio realizzato dal “Tg2“, che è avvenuta sul marciapiede del tribunale di Taranto. L’offerta la fa un consulente di un ufficio legale, che mostra ai giornalisti tre scatti dell’interno del garage: in primo piano c’è il trattore di Misseri e sullo sfondo il luogo dove è stata assassinata la quindicenne. Il consulente fa la sua richiesta: “Diecimila euro”. Poi è pronto a scendere ad ottomila pur di concludere l’affare. In più si rende disponibile a fornire nuove foto gratis, dopo il pagamento degli ottomila euro.
Serena Marotta