Campagna choc contro mamme che bevono

Un bicchiere da cocktail, un aperitivo alcolico molto in voga come lo spritz, una fettina d’arancia decorativa e … un feto immerso sul fondo.

E’ questa l’immagine della campagna pubblicitaria “Mamma beve bimbo beve” della Asl di Treviso, creata da Fabrica, l’agenzia di comunicazione controllata dalla famiglia Benetton, che sta facendo parecchio discutere. Lo scopo è chiaro, si tratta di sensibilizzare le donne in gravidanza sui rischi legati all’assunzione di alcool per il nascituro.



L’iniziativa, presentata questa mattina dai vertici dell’azienda sanitaria locale di Treviso e dall’associazione degli esercenti di locali pubblici aderente a Confcommercio, prevede la diffusione dell’immagine, oltre che su pieghevoli riservati a bar e ospedali, cartellonistica stradale e affissioni sui mezzi pubblici, anche attraverso adesivi destinati agli specchi delle toilette per signore di bar, ristoranti e discoteche.

Quello del consumo di alcool da parte di donne in stato interessante è un fenomeno diffusissimo, in Italia interesserebbe infatti il 65% delle mamme mentre in Europa, stando alle ricerche, circa un bambino su 100 nasce con problemi legati all’uso di alcool della madre.
L’uso di alcool causa, nelle gestanti, un aumento di infertilità, di aborti spontanei e parti prematuri, mentre il neonato può mostrare deficit cognitivi e di sviluppo, iperattività, problemi di attenzione e di linguaggio, malformazioni e ritardi nella crescita.

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