Donne leggono più degli uomini in Italia

A pochissimi giorni dall’apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino l’Istat pubblica i risultati di un’indagine svolta lo scorso anno su un campione di 19.000 famiglie, per un totale di 48.000 persone, da cui emerge che in Italia gli amanti della lettura rappresentano una percentuale bassissima, soprattutto se confrontata con quella degli altri paesi europei.

Dall’indagine, in particolare, è emerso che gran parte degli italiani legge solo tre libri l’anno, ciò significa quindi che per leggere un libro ci impiegano in media circa quattro mesi. I lettori cosiddetti “forti”, ossia quelli che leggono non meno di 12 libri all’anno, sono invece solo il 15,2%. Di questi la maggior parte sono ultra sessantacinquenni, donne oppure laureati.


A livello territoriale, invece, gli abitanti del Nord Italia risultano più propensi alla lettura, qui il 52% dei giovani ha dichiarato di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista, al Centro si passa al 48% mentre nel Sud e nelle Isole la quota di lettori scende rispettivamente al 34,2% e al 35,4%.

A livello regionale, invece, il primato spetta a Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, in cui si registrano livelli di lettura superiori al 56%. Agli ultimi posti si collocano invece Calabria, Puglia, Campania e Sicilia.

E’ possibile notare delle differenze anche a seconda della tipoogia di comune, nei centri e nelle aree di grande urbanizzazione la quota dei lettori si attesta al 51,3% mentre nei centri più piccoli la percentuale scende al 40,5%.

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