“Bonus Sud”, favorite le assunzioni nel Mezzogiorno

Sono state rese note dall’Agenzia delle Entrate le modalità di fruizione del credito d’imposta per gli incrementi delle assunzioni al Sud Italia. I datori di lavoro che creeranno nuovo posti di lavoro nel Meridione, avranno diritto ad un credito d’imposta denominato “Bonus Sud” e per godere di tale bonus i datori di lavoro devono presentare un’istanza alla Regione competente.

I beneficiari potranno utilizzare il credito solamente in compensazione nel modello F24 a partire dalla data di accoglimento dell’istanza.
Il credito di imposta in questione sarà fornito a quei datori di lavoro che presso la sede operativa collocata nelle regioni del Sud Italia hanno incrementato il numero lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Il progetto è stato finanziato con 142 milioni di euro, provenienti dal Fondo Sociale Europeo.

Il bonus sarà valido se vengono assunti quei appartenenti alle categorie dei lavoratori svantaggiati, ovvero coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, chi non possiede un diploma di scuola media, i lavoratori oltre i 50 anni di età, gli adulti che vivono soli con una o più persone a carico e infine coloro che fanno parte di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro.
Esiste poi anche la categoria dei lavoratori molto svantaggiati, ovvero quei lavoratori senza posto di lavoro da almeno due anni.

Entrambe le categorie riguardano le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, e i fondi sono suddivisi in questi termini: 4 milioni all’Abruzzo, 1 al Molise, 2 alla Basilicata, 20 milioni alla Campania, ugualmente 20 a Calabria e Sardegna, 10 alla Puglia. La Regione che maggiormente beneficerà del Fondo è la Sicilia, con 65 milioni di euro.

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