Il Ministro Scajola si è dimesso

Sotto pressione da giorni per la vicenda della compravendita di una casa al Colosseo con presunti fondi neri, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola si dimette dall’incarico di governo.

L’annuncio è stato fatto dal ministro in persona questa mattina, al suo rientro anticipato dalla Tunisia, durante una conferenza stampa convocata al ministero nel corso della quale Scajola ha detto che la priorità in questo momento delicato è quella di dimostrare la sua estraneità ai fatti.



E i fatti che gli vengono contestati consistono nell’aver ricevuto denaro da imprenditori coinvolti nell’inchiesta di Perugia sugli appalti per le Grandi Opere – inchiesta che vede indagato il capo della Protezione Civile Bertolaso e che ha portato all’arresto di diverse persone – per l’acquisto del suo appartamento nel centro di Roma con vista sul Colosseo.

L’ex ministro ha sempre negato ogni addebito e ha anche aggiunto che, nel caso fosse accertato che la casa è stata pagata a sua insaputa da altri soggetti, i suoi legali procederanno per ottenere l’annullamento dell’ atto di compravendita.

Pochi giorni fa Scajola aveva incontrato privatamente il premier Silvio Berlusconi il quale lo aveva incitato a resistere ma, per l’ex ministro che vuole tornare al nucleare, le ultime ore sono state infuocate. Il clima si è fatto sempre più teso, Scajola si è addirittura definito “vittima di una campagna mediatica senza precedenti”.

Per quanto riguarda il suo successore al ministero si fa il nome dell’attuale viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani oppure si parla di incarico ad interim al Presidente del Consiglio Berlusconi.
Scajola già nel 2002 lasciò il ministero dell’Interno per alcune sue esternazioni su Marco Biagi e nel 1983 si dimise da sindaco di Imperia dopo l’arresto per concussione aggravata (fu poi prosciolto).

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