Dettagli riforma del lavoro 2012

In questi giorni il mondo della politica è tutto incentrato sulla riforma del lavoro 2012. Il Governo Monti sta tentando di affrontare questo delicato argomento attraverso una mediazione con i sindacati, ma al momento sorgono ancora dei problemi.

E’ soprattutto la Cgil che si mostra alquanto restìa ad accettare la proposta del Governo Monti per quel che riguarda l’articolo 18. E’ in effetti quest’ultimo punto il nodo più complicato da sciogliere della riforma del lavoro 2012. La Camusso ha già fatto sapere dal canto suo che ci saranno ben 16 ore di sciopero generale in quanto, secondo alcuni dettagli della riforma del lavoro 2012, tutti i lavoratori e i pensionati dovranno accollarsi le spese più imponenti per far fronte a questa crisi economica.

Più malleabili invece si sono dimostrati i sindacati della Cisl e Uil, anche se ovviamente questa mediazione potrebbe apportare ad un compromesso più ragionevole. Mentre si attende lo sciopero generale, ecco alcuni dettagli della riforma del lavoro 2012. Tutto ruota intorno all’articolo 18 che “disciplina il caso di licenziamento illegittimo (perché effettuato senza comunicazione dei motivi, perché ingiustificato o perché discriminatorio) di un singolo lavoratore nelle unità produttive con più di 15 dipendenti (5 se agricole); nelle unità produttive con meno di 15 dipendenti (5 se agricole) se l’azienda occupa nello stesso comune più di 15 dipendenti (5 se agricola); nelle aziende con più di 60 dipendenti.”

Le novità maggiori riguardano il reintegro in caso di licenziamento discriminatorio: se questo licenziamento arriva per problemi economici ci sarà un indennizzo che varia dalle 15 alle 27 mensilità; se invece è di carattere disciplinare dovrà poi essere il giudice a stabilire il reintegro. Un ‘altra novità riguarda l’applicazione dell’articolo 18 che avverrebbe a tutti i lavoratori anche alle aziende con un numero di addetti inferiore a 15.

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