Circolo “Sandro Pertini”: “Cominciamo ad accendere Palermo”

Il circolo “Sandro Pertini” di Palermo inizierà a partire da martedì prossimo, 12 luglio, una serie di iniziative per porre l’attenzione sui problemi che mortificano la città. Il primo appuntamento di martedì sarà alle 21.30 in via Sciuti 81/B: i soci del circolo Pertini scenderanno in strada con delle candele colorate insieme con i residenti per “illuminare” via Sciuti, che continua ad essere al buio nonostante le varie segnalazioni fatte dai residenti e una petizione popolare – inviata a novembre scorso al presidente dell’Ottava circoscrizione – e firmata da 60 residenti.

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Palermo, famiglia costretta a vivere per strada

(foto Serena Marotta)

Le sue notti le passa sveglio a vigilare che nessuno si avvicini alla moglie e alla figlia che dormono all’interno dei cartoni sistemati sotto i portici della stazione centrale, a Palermo, sul lato destro, vicino alla fermata degli autobus. Succede dal 10 aprile del 2011, ovvero da quando Giuseppe Cioffi, 65 anni, la moglie Giovanna Mandaraccio, 62 anni, e la figlia Elisabetta, 26 anni, non hanno più una casa. Giuseppe è disoccupato, dopo aver lavorato per dieci anni come fattorino al Jolly hotel e non ha i soldi per poter pagare un affitto. Gli unici soldi di cui la famiglia dispone al momento sono quelli della pensione di invalidità di Elisabetta, o meglio Valeria, così ama farsi chiamare la figlia di Giuseppe. Elisabetta soffre di epilessia e ha un’invalidità dell’80 per cento.

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Aspra: i ragazzi puliscono la spiaggia

Ad Aspra la pulizia della spiaggia la fanno i ragazzi delle associazioni. Proprio ieri, per la seconda volta (la prima pulizia è stata fatta ad aprile) e per la quarta edizione, a togliere i rifiuti dal litorale sono stati 15 ragazzi delle associazioni Clean World, FQ8 e GRE Bagheria con l’attrezzatura donata dal Comune di Bagheria (Palermo) e collaborando con gli operai del Comune, che si occupano della manutenzione ordinaria del litorale.

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Palermo, piazza Montegrappa

(foto Serena Marotta)

Loro sognano una piazza viva con un parco giochi per i bambini, dei centri ricreativi per i giovani e per gli anziani e, perché no, anche un campo di calcio. Intanto, però, gli abitanti e i commercianti di piazza Montegrappa, a Palermo, devono fare i conti con la sosta selvaggia, con una fogna a cielo aperto, con i marciapiedi rotti, e una lunga serie di disservizi, che contribuiscono ad allontanarli, giorno dopo giorno, dalla piazza che non gli offre nessuna occasione di svago. La vita in piazza Montegrappa è legata appunto alle attività commerciali: sono piccoli negozi tutti concentrati, uno accanto all’altro, sulla parte della piazza che collega via Gustavo Roccella a via Montegrappa. Alcuni sono storici, come il tabacchi, la taverna, il panificio e i distributori di benzina, altri più recenti, come il supermarket e il negozio di corredi. Così, spente le luci dei negozi, la piazza si trasforma in un dormitorio. “Quando noi commercianti chiudiamo i negozi – dice Giacomo Urso, proprietario del panificio “Pane e dolci”- la vita della piazza si ferma”. Davanti al piccolo negozio di alimentari, c’è Gaetano Garofalo, un residente. “È una piazza morta – dice l’uomo che ci abita da 25 anni -. Qui la gente o ci viene perché ci lavora o perché ci abita”.

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Palermo, movida: Roket ed Exit

(foto di Serena Marotta)

C’è una linea immaginaria che li divide, eppure si trovano uno accanto all’altro. Sono due locali della movida notturna palermitana che in comune hanno solo uno spazio, piazza San Francesco di Paola, ma di fatto rappresentano due mondi diversi: uno è quello etero del Roket, l’altro è quello omosessuale dell’Exit. Una linea che Massimo, quattro anni fa, ha deciso di oltrepassare. È sabato sera, riuscire a farsi spazio tra i ragazzi che popolano la piazza non è semplice. Chioma folta, amanti della musica punk rock, di età inferiore ai 30 anni: sono loro i ragazzi del Roket. Per loro, nessuna paghetta settimanale: studiano e lavorano part time per mantenersi, ma vivono con mamma e papà. E tutto senza rinunciare all’appuntamento settimanale con gli amici al Roket e al loro drink preferito da tre euro: vodka liscia e Redbull.

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NASCE “FORCHETTE ROTTÈ”: GLI INDIGNADOS DELLA SICILIA

(dal sito ufficiale)

Prima gli Indignados in Spagna, adesso nasce il movimento giovanile delle «forchette rotte» in Sicilia. Il motivo? La crisi che sta soffocando i giovani, ma anche la voglia di riscattarsi da quasi 19 anni di cattiva amministrazione delle città italiane. Sono migliaia le buste anonime, senza sigle, con dentro una forchetta di plastica rotta e una cartolina con su scritto: «I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno» che sono state recapitate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari siciliani.

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Luca Bianchini, “Siamo solo amici”

(Foto di Serena Marotta)

(dal sito ufficiale)

Domani 27 maggio alle 18.30 sarà presentato il libro “Siamo solo amici” di Luca Bianchini presso la libreria Flaccovio in via Ruggero Settimo, 37 a Palermo. “Ho scelto un portiere d’albergo come protagonista del nuovo romanzo perché ho sempre pensato che Pretty Woman non aveva capito un cavolo – spiega il giornalista di “Vanity Fair” e conduttore del programma “Colazione da Tiffany” su “Radio 2” -. Lei doveva scegliere il concierge che l’aiuta a usare le posate, non quel pappone di Richard Gere che le lascia i soldi sul letto”.

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Palermo, Borgo Vecchio: gazebo della legalità

Giusy Lipari e i bimbi del Borgo Vecchio

Alla cassa c’è la piccola Vittoria, 9 anni, che oggi è libera e aiuta il suo papà e il nonno al bar. Accanto ci sono Elena Pagano, 38 anni, e suo cognato, Vincenzo Canzoneri, da sei mesi titolari dell’edicola del Borgo Vecchio. Siamo in piazza largo Eduardo Alfano: qui ci sono i valori. I bimbi sotto il gazebo della legalità, organizzato dal circolo Idv Sandro Pertini, gridano “viva Di Pietro”. Nel frattempo alcuni cittadini firmano la richiesta per richiedere il rimborso Tarsu degli anni 2007, 2008, 2009. L’avvocato Giuseppe Massaro arriva da Mondello. Crocifissa Lo Grande da via dell’Orsa Minore. Gaspare Catania abita vicino piazza Giulio Cesare. Carmelo Clausi e Stefano La Malfa arrivano da corso dei Mille. Poi c’è Stella Faraci che abita dalle parti di via Libertà. Tutti hanno saputo dell’iniziativa grazie ai giornali e alle tv. Tutti lamentano la carenza di vigilanza per le strade della città. “Siamo allo sbaraglio”, dicono. Sono tanti, infatti, i furti che si verificano soprattutto nel salotto della città. “Un solo carabiniere a vigilare nella zona non basta”, aggiunge una residente.

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Palermo, “Cittadinanza per la magistratura”

(foto di Serena Marotta)

“Vedo, sento, parlo”: è scritto sullo striscione sorretto dai bimbi che sfilano in testa al corteo. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Peppino Impastato, don Pino Puglisi sono solo alcuni dei nomi che si sentono intonare durante la fiaccolata a sostegno della magistratura contro la mafia organizzata questo pomeriggio a Palermo dal comitato “Cittadinanza per la magistratura”. “Le indagini sulle stragi, il lavoro dei magistrati siciliani, le testimonianze dei pentiti sono tutte ‘anticamere della verità’ – spiega il comitato-. Spegnere i riflettori sulle stragi equivale a premere il pulsante per la prossima testa che salta. Basta celebrazioni, il vero sostegno va a chi c’è adesso, vivo”.

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Palermo, “Un patto tra istituzioni e imprese per la legalità”

Un patto tra istituzioni e imprese per la legalità e lo sviluppo” è il tema dell’incontro – organizzato da Legacoop e dal gruppo alimentare Conad -che si è tenuto stamattina all’NH hotel di Palermo. Un patto che ha lo scopo di proteggere il sistema dalle infiltrazioni mafiose e garantire la trasparenza delle attività imprenditoriali in Sicilia. La Lega delle Cooperative e il gruppo alimentare Conad consegneranno, infatti, gli elenchi completi di tutte le imprese associate alle Prefetture. In questo modo sarà possibile monitorare in tempo reale le attività e segnalare eventuali anomalie.

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Palermo, “Riprendiamoci il maltolto – rimborso Tarsu”

(foto di Serena Marotta)

C’è chi chiede informazioni, chi si premura di ritirare i moduli. Qualcuno, che ha già presentato l’istanza, si allontana sollevato, dopo aver appreso che può ancora presentare il ricorso alla commissione tributaria provinciale. «Riprendiamoci il maltolto – rimborso Tarsu»: è l’iniziativa organizzata dal circolo Idv Sandro Pertini di Palermo, che si è tenuta stamattina in via dell’Orsa Minore, nella periferia della città. Qui, in un quartiere quasi dimenticato di Palermo, è la prima volta che viene allestito un gazebo.

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Palermo, sit-in contro il degrado del canale Boccadifalco

(foto di Serena Marotta)

Un carrello, un passeggino e cumuli di immondizia ostruiscono il passaggio dell’acqua putrida del canale, tra i ratti che gironzolano indisturbati. Sono le dieci. L’aria è irrespirabile in via Generale Domenico Chinnici, a Palermo. “Abbiamo paura per la salute dei nostri figli”, dicono i residenti. Sono scesi in strada per protestare contro “la grave situazione di degrado igienico- ambientale in cui versa il canale di Boccadifalco”. Con loro c’è il circolo “Sandro Pertini” di Italia dei Valori, che ha organizzato il sit-in di protesta. Ci sono il capo gruppo Idv al Consiglio Comunale, Fabrizio Ferrandelli e il segretario provinciale di Palermo e portavoce regionale Idv Pippo Russo. E ancora: il movimento “Il valore delle piccole cose”, contenitore di denuncia dei disagi dei cittadini, c’è il gruppo fotografico “PhotoShooters”. Sul posto sono intervenuti la Polizia e i Vigili Urbani per verificare le condizioni del canale.

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