Occupata facoltà Scienze Politiche a Bari

Un gruppo di studenti della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bari ha deciso di chiudere con una catena la porta d’ingresso dell’aula 2 e di dichiarare l’occupazione dell’intera facoltà per protestare contro l’aumento delle tasse che l’ateneo ha deciso di attuare per coprire un debito che ammonta a circa 52 milioni di euro, un aumento che oscilla tra il 25 e il 28% a seconda del reddito.

Portavoce degli studenti è Leonardo Madio, rappresentante dell’associazione Link Udu in consiglio di amministrazione, il quale ha spiegato che la protesta nasce dalla convinzione del fatto che sia assolutamente sbagliato andare a cercare la soluzione del disavanzo nelle tasche degli studenti, che al contrario non sono assolutamente responsabili delle difficoltà finanziarie dell’ateneo.


Leonardo Madio ha tenuto a precisare che l’intenzione degli studenti non è di fermare la didattica ma semplicemente di far valere i propri diritti, per dimostrarlo sono stati organizzati dei gruppi di studio e le lezioni nei prossimi giorni saranno assicurate. Quello che gli studenti vogliono fare è solo sottolineare l’irreparabile disagio che un aumento delle tasse può causare alla maggior parte degli iscritti.

Dello stesso parere anche Gigi D’Abbicco, rappresentante in cda di Azione Universitaria, il quale ha spiegato come sia assolutamente inconcepibile che si ricorra ad un aumento delle tasse per cercare di riparare un disavanzo che è stato causato da una mancata pianificazione delle spese, da assunzioni indiscriminate, da acquisto di immobili mai utilizzati e dal trattenimento in servizio dei docenti ultrasettantenni.

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