E’ morto l’inventore del Bancomat

Sapreste immaginare la vostra vita senza il Bancomat? Il famoso sportello erogatore di denaro sembra tanto una di quelle invenzioni talmente naturalizzate, così entrate a far parte della vita quotidiana, che nessuno quasi ci pensa più. Ci sono e basta.

Ma come sarebbe la nostra vita se non esistesse? Lo scenario è uno: code, lunghe code in banca o in posta solo per prelevare. Certo, la prospettiva è meno apocalittica dell’immaginarsi senza il telefonino o senza Internet, ma pur sempre scocciante, poco pratica.



Sicuramente avremmo potuto farne a meno, ma dal momento che c’è, immaginare all’improvviso un mondo senza Bancomat secca un po’. Perché il Bancomat non è solo prelevare denaro, ma pagare con la carta senza il fardello di un portafoglio traboccante di denaro, senza preoccupazione di perderlo o che qualcuno ce lo rubi. È, insomma, una gran comodità.

È morto in Scozia, all’età di 84 anni, John Shepherd-Barron, l’inventore del Bancomat, e chissà se ha pensato a tutte queste implicazioni quando ha messo a punto il primo sportello.

Il papà della celebre e fortunata invenzione ha raccontato che l’idea gli venne quando trovò chiusa la sua banca. E così, agli inizi degli anni Sessanta, cominciò a ragionare sul modo di poter avere i contanti sempre disponibili. Alla fine, mise a punto il primo Bancomat, l’ATM: dal momento che all’epoca le carte plastificate non esistevano, il primo modello funzionava con degli speciali assegni dotati di un numero di identificazione dell’utente, un voucher monouso e radioattivo che veniva inserito nella macchina, sulla quale poi bisognava digitare quattro cifre.

Il primo Bancomat fu sviluppato dalla società inglese De La Rue e installato in una zona a nord di Londra il 27 giugno 1967 presso la Barclays Bank. In Italia arrivò nel 1976, a Ferrara.

Quando gli posero la domanda sulle implicazioni che il particolare assegno radioattivo poteva avere sulla salute degli utilizzatori, Barron rispose che bisognava ingerirne in grande quantità per ottenere degli effetti osservabili.

Nel 2005 fu insignito del titolo di OBE, Officer of the Order of the British Empire, per aver inventato, oltre al Bancomat, anche un congegno che riproduce il suono di un’orca assassina e che viene utilizzato per spaventare le foche e tenerle lontane dagli allevamenti di salmone.

Antonella Gullotti

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