Banca Popolare Spa Bari: dopo tanti ricorsi a settembre è l’ora della trasformazione

Banca Popolare Spa Bari: dopo una lunga attesa, contraddistinta da tanti ricorsi, a settembre la Banca Popolare di Bari concluderà finalmente l’iter di trasformazione in società per azioni. L’assemblea che si è tenuta poche ore fa e che ha riguardato il bilancio 2017, infatti, si può considerare come l’ultima del vecchio ciclo.

Banca Popolare Spa Bari

Una sorta di passaggio di consegne, dal momento che la prossima assemblea si svolgerà a settembre e servirà a deliberare circa la trasformazione in società per azioni, come è stato ampiamente previsto dalla riforma varata dal Governo Renzi due anni or sono.

Banca Popolare Spa Bari: addio alla forma cooperativa

Un momento davvero di fondamentale importanza per la Popolare di Bari, la prima Banca del Mezzogiorno che può vantare la bellezza di più di 70 mila soci. Il bilancio non è andato decisamente secondo le aspettative, soprattutto per via delle partite non ricorrenti e con le relative rettifiche che hanno portato ad incidere negativamente sui conti dell’istituto pugliese. L’istituto pugliese, che è presieduto da parte di Marco Jacobini, ha terminato l’esercizio con un utile di circa un milione di euro. Al tempo stesso, però, la banca si è rafforzata ulteriormente a livello patrimoniale.

La delibera definitiva a settembre per la Banca Popolare Spa Bari

Come abbiamo avuto modo di dire, però, le attenzioni dell’assemblea dei soci della Banca Popolare Spa Bari erano più che altro rivolte ai prossimi mesi e alla definitiva trasformazione da cooperativa in società per azioni, adeguandosi ad una riforma che avrebbe dovuto essere messa in atto da diverso tempo. I ricorsi al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale avevano, di fatto, rinviato tale processo per vari mesi, fino quando l’ultimo via libera della Corte ha permesso di approvare definitivamente il progetto.
Proprio relativamente a questo traguardo e all’introduzione in società di nuovi soci, ecco che l’assemblea ha scelto di non deliberare sul sovrapprezzo delle azioni. Tra le più importanti novità collegate troviamo anche l’ingresso di Giulio Sapelli nel cda dell’istituto pugliese.

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