Fecondazione eterologa: 2.700 coppie si spostano all’estero

Sono oltre 2.700 le coppie italiane costrette a spostarsi all’estero per la fecondazione eterologa. In Italia, infatti, è vietata dalla legge 40. Lo rivela la terza indagine effettuata dall’Osservatorio sul turismo procreativo, che è stata presentata oggi a Bologna. Ad affrontare i “viaggi della provetta” sono le coppie sterili per cui le tecniche di procreazione assistita omologhe non sono sufficienti per avere un figlio, di conseguenza è necessario il ricorso a ovociti o spermatozoi da donatori.

Così le coppie alle quali in Italia viene negato il diritto di diventare genitore ricorrono alle strutture estere. Tra le mete scelte per praticare la fecondazione eterologa ci sono l’Austria, il Belgio, la Danimarca, la Gran Bretagna, la Grecia, la Repubblica Ceca, la Spagna, gli Stati Uniti, la Svezia e la Svizzera.

Più di 1.400 italiani sono in trattamento in nove centri della Spagna (dove l’ovondazione è appunto consentita). Poi, al secondo posto, c’è la Svizzera con 700 coppie italiane assistite. In questo caso però la legge permette solo la donazione di seme alle coppie sposate. Oltre 250 coppie italiane invece si sono rivolte alle strutture della Repubblica Ceca: costi ridotti, personale che parla italiano e una legge che consente la donazione di gameti sia maschili sia femminili e di embrioni, fanno si che la repubblica Ceca sia tra le mete più ambite. Chi ha maggiori disponibilità economiche invece sceglie gli Stati Uniti: sono circa una ventina le coppie italiane che ogni anno si spostano a New York.
Serena Marotta

1 commento su “Fecondazione eterologa: 2.700 coppie si spostano all’estero”

  1. Non capisco perchè queste stupide leggi continuino a resistere. tanto chi vuole procreare attraverso la fecondazione assistita può eseguire il trattamento all’estero… quindi? Queste inutili leggi sono solo un’altro modo per complicare ulteriormente la vita degli italiani!

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