Compravendite di immobili in forte calo


Crisi senza fine nel settore delle compravendite di immobili. Rispetto al 2007 si sono dimezzate e rispetto al 2011 c’è stato un calo del -30,6 per cento. Secondo la Confederazione italiana proprieta’ edilizie le compravendite hanno superato quota mezzo milione, con una riduzione di 250.000 unita’ rispetto all’anno scorso.

Due le cause principali: l’imposta sugli immobili, vale a dire l’Imu e la tassa sui rifiuti, che hanno portato le tasse sugli immobili più alte in Italia rispetto alla media europea. Dalle 1.055.585 contrattazioni del 2007 si è passati alle 816.758 del 2011, e di questo passo il prossimo anno si arriverà a un calo del 46,3 per cento.
Nel primo trimestre dello scorso anno le compravendite hanno subito un calo del 16,9 per cento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, mentre nel secondo trimestre il calo e’ stato del 23,7 per cento.

In totale, nel primo semestre 2012 si e’ registrato un calo del numero di compravendite, rispetto al medesimo periodo del 2011, pari al 20,6 per cento. Sotto accusa anche l’eliminazione della deduzione delle spese per i redditi da locazione ai fini Irpef, la fissazione delle aliquote Imu e l’introduzione di un’altra forma di tassazione degli immobili cioè la Tares.

Con questi dati impietosi anche la cgil ha lanciato l’allarme in quanto si verifica oltre ad una forte svalutazione del patrimonio immobiliare italiano, che naturalmente erano già in corso dalla fine del 2011 ma anche conseguenze negative in tutti i settori legati all’immobiliare, come ad esempio il settore delle ristrutturazioni. Risultato: perdita di posti di lavoro e cessazione di attivita’ economiche, con relative minori entrate fiscali in termini di Iva e di imposte sui redditi.

Lascia un commento