Stipendi CISL troppo alti? Il dirigente che lo annuncia è espulso

Un dirigente veneto della CISL ha denunciato il livello troppo alto degli stipendi dei leader del suo sindacato ma i vertici non l’hanno presa bene e annunciando che stava gettando discredito sull’organizzazione, l’hanno espulso dalla CISL. 

Il dirigente ha forse sbagliato a fare questo minidossier e poi a passarlo a persone che si sapeva avrebbero riferito ma non è questa fuga di notizie, all’apparenza, ad aver generato l’espulsione di Fausto Scandola. Così scrive la dirigenza CISL

«L’organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre. Escluse d’ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l’assemblea di organizzazione di novembre».

Tanto per avere idea delle cifre, diremo che un sindacalista guadagna più di Obama e anche più di Mattarella. Su Repubblica.it i dati dell’indagine:

Ecco qualche nome e cifra in lista: Antonino Sorgi, presidente nazionale dell’Inas Cisl, nel 2014 si è portato a casa 256mila euro lordi: 77.969,71 euro di pensione, 100.123,00 euro di compenso Inas e 77.957,00 euro come compenso Inas immobiliare. Valeriano Canepari, ex presidente Caf Cisl Nazionale, nel 2013 ha messo insieme 97.170,00 euro di pensione, più 192.071,00 euro a capo della Usr Cisl Emilia Romagna: totale annuo, 289.241,00 euro. Ermenegildo Bonfanti, segretario generale nazionale Fnp Cisl, 225mila euro in un anno, di cui 143mila di pensione. Pierangelo Raineri, gran capo della Fisascat Cisl, 237 mila euro grazie anche ai gettoni di presenza in Enasarco, più moglie e figlio assunti in enti collegati alla stessa Cisl.

 

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